Amo l’astrologia perché mi fa “vedere” le cose da un punto di vista differente. Mi permette di leggere le energie in movimento, come interpretiamo la vita in un particolare periodo e poter agire di conseguenza. Attraverso i movimenti planetari, posso calcolare il cambiamento di coscienza, usare  uno strumento tecnico con elementi misurabili, che soddisfa pure la mia parte razionale da buon ascendente vergine. Al momento stiamo vivendo alcuni transiti veramente unici: ho cercato nelle effemeridi una formazione come quella che stiamo per osservare, ma non l’ho trovata. Sono consapevole che ho i miei limiti, tuttavia ho solamente trovato congiunzioni tra Saturno e Giove (esempio nel 1699), Saturno e Plutone (1520) che…