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IL PLENILUNIO IN VERGINE E L’ILLUSIONE DELLA SEPARAZIONE

PLENILUNIO IN VERGINE E L’ILLUSIONE DELLA SEPARAZIONE

 

Buongiorno Anime belle,

oggi c’è il plenilunio in vergine. La Luna Piena si verifica in opposizione ad uno stellium di pianeti nel segno dei pesci: Nettuno, Giove, il Sole e Mercurio sono congiunti e amplificano questo passaggio. E’ una Luna Piena pesante dal punto di vista emotivo.

L’asse energetico Pesci-Vergine rappresenta il rapporto tra dodicesima e sesta casa astrologica nella ruota dello zodiaco.

Quest’ultima, associata alla vergine, è il settore delle regole, delle responsabilità quotidiane. Rappresenta il settore dove operiamo concretamente, la nostra presenza nel mondo reale, nel mondo fisico ove regna la dualità ed il contrasto, delle scelte, settore governato da Mercurio.

La dodicesima casa è invece rappresentativa della nostra parte inconscia, dell’invisibile. E’ associata al “tutto è uno”, dove non c’è separazione ma tutto è connesso., ove regna l’immateriale, l’irrazionale, l’arrendersi a qualcosa di più grande di noi. Rappresenta anche l’inconscio collettivo.

Quindi, da una parte abbiamo l’invisibile, dall’altra il visibile.

L’errore che si commette spesso è di credere nella separazione e che sia la parte materiale a dominarci; che sia questo il settore su cui agire per modificare la realtà, creando una forma di “apparente controllo”. Ma entrambi i settori sono complementari.

Accade proprio il contrario invece: dobbiamo partire dalla dodicesima, dall’invisibile, da ciò che potremmo definire “l’intento” con cui agiamo poi nella realtà.

Crediamo di poter controllare il mondo esterno attraverso le nostre azioni, i nostri pensieri. Tuttavia, questi sono solo la parte finale del processo, in quanto siamo prima dominati dalla nostra parte nascosa: la nostra ombra, individuale e collettiva. Sappiamo che il nostro inconscio ci condiziona per il 95%, mentre la nostra parte conscia solo il 5%. Pertanto, dobbiamo imparare ad integrare il 95% in modo creativo e costruttivo altrimenti siamo come automi che “reagiscono” invece di essere pro-attivi e quindi co-creatori consapevoli.

Siamo come gli architetti che prima fanno il progetto, lo disegnano, lo immaginano; progetto che tuttavia nasce da esigenze  di chi vuole quel progetto, è un fattore condizionante. Tutto nasce come un’idea, un pensiero. Solo dopo aver fatto il progetto, l’architetto inizia a creare e a costruire la casa che si è pensata. Non accade il contrario, non costruite prima il palazzo e poi fate il progetto.

Quindi, fin quando non risolviamo le nostre personali tematiche, niente di ciò che osserviamo fuori potrà modificarsi; e se ciò che c’è fuori non ci piace, significa che dentro c’è qualcosa da sistemare.

Questo è un plenilunio che fa emergere ciò che sta “dietro”, ciò che è nascosto, che fa cadere la maschera creata dall’illusione, che può aiutarci a risolvere alcune questioni personali che hanno bisogno di essere risolte, sia individualmente, sia nel collettivo.

A livello mondiale, non è un caso che ci sia una guerra, perché rappresenta benissimo ciò che l’umanità porta nel suo inconscio collettivo e che ha accumulato nel corso di decenni: la guerra potrebbe essere la cartina di tornasole del fatto che l’umanità sta guarendo perché sta facendo emergere le sue ombre.  La sfida ora è come affrontiamo questa situazione, e questo purtroppo non è conosciuto.

E’ un passaggio molto delicato, perché l’umanità può prendere coscienza del processo di guarigione oppure no.

Quello che possiamo fare è lavorare su di sé. Prima ancora di “riprendere” gli altri nei loro presunti errori o comportamenti, dovremmo imparare a elaborare ciò che in noi crea separazione e distruttività.

In sintesi, è un gran caos!

Oggi mi ci vuole un barile di caffè!

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